Escursione unica e ricca di storia: il trekking alla Diga del Gleno unisce la bellezza della natura della Val di Scalve al ricordo dell’immane tragedia conseguente al crollo della diga avvenuto il primo dicembre del 1923. Il disastro distrusse le frazioni di Bueggio, Azzone e altre abitazioni fino a Darfo e causò la morte di almeno 356 persone (ma il numero reale risulta ancora oggi incerto).
Partiti dalla frazione di Bueggio, pedule ai piedi e zaini in spalla seguiamo il sentiero sulla sinistra orografica del torrente che ci porta allo specchio d'acqua del Lago di Gleno. Da qui si possono vedere i resti della diga, il lago e a monte di essa la omonima vallata che custodisce uno degli ambienti di alta montagna più intatti del territorio scalvino. La valle, dominata dal monte Gleno (2882 mt.), è caratterizzata da una notevole abbondanza di acqua. Alcuni del gruppo risalgono la vallata per una ulteriore oretta di cammino fino alla Baita di Mezzo, per ammirare le cascate formate dal torrente e la vista sulle cime che la sovrastano.
Il percorso di ritorno, si sviluppa sul versante opposto della valle, dove dopo un tratto piano in parte scavato nella roccia riscendiamo attraverso un sentiero abbastanza in pendenza alla frazione di Pianezza. Piccola sosta per ricompattare il gruppo e percorrendo la strada asfaltata per pochi metri fino al primo tornante, prendiamo il sentiero che scende attraverso il bosco di nuovo alla localita di Bueggio.
Oltre al panorama fantastico sulla Presolana e le montagne circostanti non potevamo esimerci dal fotografare i primi colori autunnali. Dopo la sosta tecnica al Passo della Presolana per il nostro happy hour si ritorna verso casa.
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